L'Abbazia di Santa Maria di Altofonte nacque per volontà di Federico II D'Aragona

Confraternita di Maria SS. Immacolata

La festa dell’Immacolata ad Altofonte è organizzata dalla Congregazione di Maria SS. Immacolata.

Questa confraternita venne fondata nel 1778 da Padre Bartolomeo Gioito con lo scopo di venerare l’Immacolata. I primi confratelli che abbracciarono la causa della confraternita furono 72; la storia della congregazione, però, risale al 1771, quando l’Arcivescovo Testa diede il permesso orale di istituirla.

Primi confrati si riunirono ogni domenica sera per tre anni; tuttavia ricevuti i capitoli (cioè le norme organizzative approvate dal Papa e dal Re), la confraternita si intiepidì e venne a scomparire, per poi riprendere appunto nel 1778. Fini della congregazione erano quelli di indirizzare i confrati a una vita veramente cristiana, attraverso la carità e la misericordia verso il prossimo.

L’iter festivo può essere suddiviso in quattro fasi principali: La processione del 28 novembre che da inizio al periodo della novena; la Madonna viene portata in processione entrando in paese come simbolo di benedizione. La processione dell’Immacolata che, nel pomeriggio del 7 dicembre, percorre le strade del paese e che si caratterizza per la presenza di elementi vegetali non per nulla viene chiamata ” ‘a processione ri mazzuna“. L’addobbo della “vara” è caratterizzato dalla presenza di vegetali naturali quali: rami di alloro, murtidda, rosmarino e arance. Si conclude con la benedizione e il falò di mazzuna, fatti di “disa“.

La notte dell’8 dicembre, si svolge il cosiddetto Mattutino, o “a chiamata da Immaculatedda“, che consiste nel percorrere le vie del paese per richiamare i Confratelli fra canti e assaggi di pietanze varie, per poi recarsi in Chiesa ed assistere alla Santa Messa del mattino. Infatti in questa notte l’Immacolata chiama tutti i suoi figli: “ fratello ….. Maria Immacolata ti chiama!. A questo richiamo i confrati rispondono: ma che bedda sta chiamata di Maria Immacolata“. Il fratello che viene chiamato risponde: “eccomi“. Durante il mattutino per le strade si consumano sfinge e biscottini, realizzati dalle mogli dei confrati. The e caffè corretto, per ripararsi dal freddo. Il mattutino si conclude con la Messa, e con la mangiata delle Vastedde“, condite con olio e formaggio, o con semplice ricotta, la Processione ufficiale dell’8 dicembre e in conclusione i giochi pirotecnici. 

(Fonte: www.siciliainfesta.com)