L'Abbazia di Santa Maria di Altofonte nacque per volontà di Federico II D'Aragona

Confraternita Sacra Famiglia

PRESIDENTE: PALAZZOLO MASSIMO

La Storia

La storia della Confraternita della Sacra Famiglia affonda le sue radici nell’antica Congregazione del Bambinello, attiva nel comune di Parco (oggi Altofonte) sin dalla fine del Seicento, con alcuni documenti che ne attestano l’esistenza già intorno al 1700 e, più specificamente, nel 1739. La sua sede originaria era presso la chiesa di Santa Maria di Parco.
Nata da una profonda devozione verso Gesù Bambino, la Congregazione si distinse per l’adempimento di precisi doveri spirituali e cerimoniali:

  • Novena e Processione del Santo Natale – L’obbligo di solennizzare la Novena del Natale con canti e nenie siciliane, spesso accompagnate dall’antico strumento detto cischetto. Il giorno di Natale, si svolgeva una piccola processione con il simulacro del Bambinello, un rito volto ad annunciare la nascita del Redentore nelle vie del paese.
  • Festa della Purificazione (Candelora) – La solennizzazione della Candelora prevedeva una processione di candele (Gesù luce del mondo), preceduta da personaggi viventi raffiguranti la Sacra Famiglia, a memoria della Presentazione di Gesù al Tempio, evento che manifesta Cristo al mondo intero.
  • Culto di San Giuseppe – L’onore al Patriarca San Giuseppe era celebrato il 19 marzo con la relativa Novena e una processione con il solo simulacro del Santo. Essendo questo un periodo quaresimale, i festeggiamenti religiosi ed esterni più solenni venivano posticipati alla Quarta Domenica di Pasqua. Seguiva la tradizionale Tavolata di San Giuseppe con il pranzo della Sacra Famiglia vivente e la condivisione del pane, usanza risalente al 1739.

La Confraternita

La struttura della Confraternita prevedeva l’elezione annuale dei rappresentanti, ovvero tre superiori, i quali a loro volta nominavano i numerosi inservienti (tra cui un segretario, un cassiere, quattro sacristi, quattro maestri di novizi, sorvegliatori, visitatori degli infermi e portinai). Le riunioni mensili si tenevano con il Padre Spirituale e includevano Messa, catechesi e confessione. Tre volte l’anno si esponeva il Santissimo Sacramento nella cripta per l’adorazione.
A causa di contrasti sorti all’epoca con un’altra deputazione familiare che celebrava privatamente il culto di San Giuseppe, e al fine di evitare malintesi e dare un assetto più solido all’associazione, la Congregazione del Bambinello, con il sostegno del parroco pro tempore, avanzò richiesta di fondazione canonica.
Fu Monsignor Lancia Di Brolo che, il dieci agosto 1894, eresse ufficialmente e nelle dovute forme economiche l’attuale Confraternita della Sacra Famiglia, trasformando la preesistente associazione.
La nuova sede fu stabilita nella cripta sottostante la chiesa dell’Incoronazione, nota anche come chiesa della Sacra Famiglia, in via IV Novembre. Tali atti e scritti furono in parte tramandati dal sacerdote e dottore Prof. Fortunato Russo nel 1927.
Dopo un periodo di stasi, la Confraternita conobbe un primo rifiorire nel 1947 con l’ingresso di una sessantina di nuovi soci e la ripresa delle antiche tradizioni.
Un rinnovato slancio si ebbe poi nel 1987 con l’apertura all’ingresso di donne e uomini.
Sotto la guida del parroco Don Gino Tumminello, si diede impulso alle attività: fu restaurata la cripta e gli animi dei confratelli furono scossi attraverso un’intensa vita spirituale, che comprendeva catechesi, riunioni mensili, esposizioni del Santissimo e la celebrazione della Messa ogni prima domenica del mese nella cripta stessa.

Il Culto

Nonostante le difficoltà dovute alla scarsità di nuove iscrizioni, la Confraternita, composta oggi da circa trenta tra confratelli e consorelle, continua a perpetuare l’antica tradizione. La sua missione è tramandare la fede cristiana e la dottrina della Chiesa, vivendo appieno la vita parrocchiale e manifestando vicinanza a chi è nel bisogno attraverso atti di carità e preghiere.
La Confraternita partecipa attivamente alla vita della parrocchia (Messa domenicale e incontri di formazione) e si dedica con fervore al suo compito principale: solennizzare la festa del glorioso Patriarca San Giuseppe.
La Novena, che va dal 10 al 18 marzo, culmina il 19 marzo con la solenne processione della Sacra Famiglia per le vie del paese.
La profonda fede e devozione verso San Giuseppe e la cura per il culto della Sacra Famiglia sostengono tuttora questa plurisecolare tradizione.



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