Preparazione alla Cresima
I ragazzi sono passati per vari anni di catechesi: la Cresima porta i ragazzi in una fase di raccolta, a una certa <<maturità>> cristiana raggiunta, pur ricordando che si è tutti chiamati a proseguire per l’intera vita il cammino di formazione cristiana.
LaCresima è presenza attiva dello Spirito Santo che guida al rapporto vero e giusto con Dio, in Gesù Cristo e rende simili a lui. Durante la pre-adolescenza i ragazzi scoprono in modo nuovo se stessi, aprono gli occhi sul mondo e sugli altri: dovranno trovare anche un modo più autentico di rapportarsi a Dio.
La prima preoccupazione del catechista dovrà essere quella di inserire il cammino di fede proposto ai ragazzi, nel loro cammino evolutivo, in una esperienza che li faccia crescere.
L’obiettivo finale della catechesi è costituito da una nuova comprensione della fede, meno formale e più personale, e dalla fondamentale decisione di accoglierla nella propria vita. Naturalmente tutto all’interno di una comunità ecclesiale che li aiuti a maturare.
In questo cammino il ragazzo è chiamato a:
· Sperimentare la vita cristiana come progetto di Dio;
· Accogliere /scegliere personalmente e nella Chiesa questo progetto;
· Esprimere l’accoglienza/scelta del progetto nel sacramento della Cresima e in un impegno di testimonianza cristiana.
Per una adeguata presentazione della Cresima è opportuno tenere in considerazione tre aspetti fondamentali:
· La Cresima ha un profondo legame con il Battesimo: ne è <<compimento>>. Essa conferisce al battezzato una “particolare” forza dello Spirito Santo e lo collega “più saldamente”con la Chiesa; il confermato è tenuto ad agire come autentico testimone di Cristo.
· La Cresima sviluppa il Battesimo nella prospettiva della appartenenza ecclesiale e della testimonianza missionaria.
· La Cresima ricevuta negli anni della preadolescenza ha un suo particolare significato.
In concreto dice che, una persona battezzata in un momento importante della vita, (passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza),irrobustita da una rinnovata ricezione sacramentale del dono dello Spirito Santo,conferma con maggior consapevolezza e scelta personale,in seno alla comunità ecclesiale e di fronte al vescovo o al suo delegato,la volontà di proseguire nel cammino di vita segnato da Gesù Cristo, facendo comunione con Dio uno e trino,con gli uomini, con se stesso, con la natura.
Così, guardando a Gesù, il Figlio di Dio, i preadolescenti accetteranno le lotte come le ha accettate lui, non si spaventeranno per i traguardi da raggiungere, non avranno paura di fronte a chi ironizzerà sulla loro scelta cristiana, sul loro modo di comportarsi magari diverso rispetto ad altri.È proprio lo Spirito del Signore della vita, del Signore Risorto, che dà loro coraggio, che li rende testimoni e li fa sentire solidali con il mondo, nello stile delle Beatitudini proclamate e vissute da Gesù.